Il cantante di origine greca sta completando le registrazioni di un nuovo album, “Patience”, annunciato per i primi mesi dell’anno prossimo. Ma la vera notizia è che a pubblicarlo sarà la Sony Music: proprio la società multinazionale con cui, dieci anni fa, Michael ingaggiò (perdendola) una durissima battaglia in tribunale, diventata un capitolo importante nella storia del music business per le implicazioni riguardanti i rapporti tra artisti e case discografiche. <br> All’epoca (1993) Michael accusò gli uomini della major giapponese di aver danneggiato la sua carriera, ostacolando con tutti mezzi la sua evoluzione da idolo dei teen ager (ai tempi degli Wham!) a pop star “matura”. Cercò sulla base di questi ragionamenti di liberarsi da ogni vincolo contrattuale: i giudici gli diedero torto, fu costretto ad accettare la pubblicazione di un greatest hits, ma i suoi rapporti con la Sony cessarono comunque. Da allora, il tormentato artista ha inciso fugacemente per la Virgin (un album, “Older”, nel 1996) e per la DreamWorks/Universal (due singoli, ma nessun album, lo scorso anno) senza più raggiungere, però, i vertici di una carriera che ha generato oltre 75 milioni di dischi venduti. E ora, complice anche il turnover che ha totalmente rivoluzionato i vertici della major, torna clamorosamente all’ovile, firmando (lo rivela il sito della società) un contratto a livello mondiale con la Sony UK, “felicissima" – nelle parole del suo capo, Rob Stringer – “di lavorare nuovamente al fianco di uno dei più grandi artisti mai prodotti da questo paese, e che ha appena realizzato un altro grande album”.