Dopo le etichette indipendenti europee (vedi News) anche i rivenditori di dischi del continente esprimono preoccupazione per le possibili fusioni tra Sony e BMG e tra Warner ed EMI (resa più improbabile, quest’ultima, dal voto del cda Time Warner che ha espresso una preferenza nei confronti di un gruppo concorrente pilotato dall’imprenditore Edgar Bronfman Jr., vedi News). L’associazione di categoria GERA-Europe ha emesso in proposito un comunicato in cui sottolinea i rischi a cui va incontro il settore in caso di un ulteriore consolidamento, sotto il profilo delle condizioni commerciali praticate ai rivenditori e delle scelte disponibili ai consumatori. <br> “La via per uno sviluppo”, ha dichiarato il presidente di GERA-Europe (e di Virgin Entertainment) Simon Wright, “passa attraverso gli investimenti in prodotti di qualità, la digitalizzazione dei contenuti e i nuovi formati, non attraverso il taglio dei costi”.