Fedele al piano, annunciato lo scorso novembre, di scorporare i suoi asset nel settore delle telecomunicazioni da quelli del ramo media e entertainment (mantenendo il controllo della sua casa discografica), la capogruppo di Universal Music Vivendi è entrata a fine settimana scorsa in trattative esclusive con due potenziali acquirenti interessati alla telco di famiglia, SFR. I candidati sono i concorrenti Buoygues e Altice: il primo ha offerto 15,8 miliardi di dollari per una quota del 53 % della società (a Vivendi rimarrebbe il 43 %, mentre la ditta di cartellonistica pubblicitaria JCDecaux prenderebbe il restante 4 %), mentre il secondo ha messo sul piatto 11,75 miliardi di euro in contanti (in questo caso a Vivendi rimarrebbe il 32 % delle azioni). Il comitato di controllo della società, spiega un comunicato, ha preferito questa seconda offerta, ritenuta "la più pertinente per gli azionisti e i dipendenti del Gruppo", e pertanto la società intratterrà negoziati esclusivi con Altice per un periodo di tre settimane. "L'offerta", aggiunge il documento, "soddisfa anche l'obiettivo di Vivendi di diventare rapidamente un player di punta nel settore dei media e dei contenuti in Europa, e di sviluppare SFR come leader dinamico nella telefonia fissa e mobile ad alta velocità".