Fossero necessari altri indizi del declino lento ma inesorabile del Cd, dagli Stati Uniti arriva una notizia allarmante che riguarda i grandi magazzini Walmart: la famosa catena, leader nella distribuzione fisica di prodotti musicali, si prepara a ridurre del 40 per cento lo spazio vendita riservato al supporto seguendo la via già percorsa da concorrenti come Target. L'assortimento, hanno fatto sapere i suoi portavoce, si concentrerà sui titoli novità di maggiore richiamo a scapito del catalogo, anche se utilizzando sistemi di esposizione auspicabilmente più efficaci. Secondo Ed Christman di Billboard, che riporta la notizia, i tagli avverranno tra maggio e giugno e risulteranno penalizzanti soprattutto per i nomi emergenti, tradizionalmente poco spinti dalla catena, ma anche per tutti i generi (pop, rock, r&b, country e musica latina) che la catena ha gestito finora con buona profondità di catalogo nei 3.600 punti vendita che trattano il prodotto musicale. "Il messaggio di Walmart è: 'Il nostro cliente desidera hit recenti o nuove di zecca e il catalogo a prezzi inferiori, 5 o 7 dollari", ha spiegato a Billboard un discografico anonimo, mentre un altro ha osservato che anche i titoli nuovi potrebbero essere esclusi dall'assortimento, se non risulteranno abbastanza popolari da guadagnarsi un posto negli scaffali. Billboard stima in circa 600 milioni di dollari il fatturato realizzato da Walmart nel 2013 grazie alla vendita di Cd; la sua quota di mercato, oscillante tra il 9 e il 10 per cento, la colloca al secondo posto anche se molto distante dal leader incontrastato iTunes (42 per cento). Secondo le stime di alcuni discografici, dopo il riassetto delle strategie commerciali il numero di titoli in assortimento potrebbe calare da circa 3.500 a 2.100.