Il giovane cantautore John Mayer è l’eroe del giorno, per l’industria discografica americana: l’uscita del suo album “Heavier things”, in settembre, ha segnato la riscossa del mercato Usa dei Cd, fino a quel momento depresso quanto o più dell’anno precedente. Da quel momento, invece (e magari è un puro caso), le cose sono cambiate, e i successi di stagione hanno ricominciato a vendere decisamente di più di quanto era accaduto nel 2002: il rilievo arriva da un esperto del settore, il direttore delle classifiche di vendita di Billboard Geoff Mayfield, a corredo dei dati di mercato che l’ente di rilevazione Nielsen SoundScan ha misurato fino al 14 dicembre scorso e che indicano un calo degli acquisti (- 4,7 %) decisamente inferiore a quello dell’anno precedente (- 10, 7 %). “E’ un segnale incoraggiante”, ha commentato Mayfield all’agenzia Reuters. “Lo scorso anno, e i primi otto mesi di questa stagione, sono stati duri. Ma ora le ultime due settimane di dicembre, con le feste di mezzo, potrebbero migliorare ancora la situazione” (qualcosa di simile starebbe accadendo anche in Italia, dove il mercato natalizio della musica sembra essersi improvvisamente risvegliato). <br> L’album-boa di Mayer non è comunque il disco più venduto dell’anno negli Stati Uniti: il primato spetta a “Get rich or die tryin’” di 50 Cent (6,4 milioni di copie finora) seguito da “Come away with me” di Norah Jones, che ha aggiunto 4,9 milioni di copie ai 2,7 milioni collezionati l’anno scorso.