Da Radio Due a Radio Uno, dalla programmazione mattutina a quella notturna: archiviato "Twilight" (che conduceva dal 2009), dal 7 aprile scorso John Vignola è tornato alla prima rete Rai con "Music Club", programma quotidano di musica in onda in fascia serale dal lunedì al venerdì (ma integrato da speciali domenicali). "Ho sempre lavorato per Radio Rai senza avere un'unica patria", spiega Vignola, giornalista e autore di libri musicali che dopo avere iniziato il suo percorso radiofonico a Radio Tre, a fine anni '90, dal decennio successivo ha cominciato a dividere il suo impegno tra le altre due reti Rai (nel suo curriculum "Il cammello di Radio 2", "Stereonotte" e lo stesso "Music Club", ma anche dirette dal Festival di Sanremo e dal concerto del primo Maggio oltre alla firma e la conduzione di "Ritratti", serie di monografie dedicate ad artisti come Enzo Jannacci, i Beatles, i Rolling Stones e Serge Gainsbourg). "Non sono un radiofonico per vocazione ma un po' per caso: nel senso che il tutto è nato in conseguenza del mio mestiere di comunicatore musicale", aggiunge. "Il racconto attraverso le canzoni rimane la mia vocazione e la mia fissazione. E anche in questo programma si racconta di musica cercando di trovare un tema conduttore con cui legare i contenuti della trasmissione: avremo ospiti in studio musicisti che si esibiranno dal vivo, presenteremo libri, cercheremo di trasmettere l'idea del club: cioè di un gruppo persone caratterizzate da profonda passione che desiderano andare oltre quel che appare in superficie. Potenzieremo molto l'interattività, con Facebook e i podcast: vogliamo spingere gli ascoltatori a partecipare il più possibile al programma, e ricordare a tutti che la musica rock è materiale resistente che dura nel tempo".