I politici britannici stanno prendendo molto sul serio il tema del secondary ticketing, la rivendita online di biglietti di concerti, eventi sportivi e altri spettacoli su siti specializzati spesso accusati di comportamenti e finalità speculative che danneggiano il consumatore. E dopo che il nuovo ministro per la Cultura Sajid Javid ha lodato l'operato di agenzie come Seatwave e Viagogo, creando non poco sconcerto tra gli operatori dell'industria musicale, l'All Party Parliamentary Group on Music ha provveduto a far avere al governo una lista di raccomandazioni destinate nelle sue intenzioni a gestire nel modo migliore il mercato secondario. Nata l'anno scorso, l'organizzazione transpartitica raggruppa personalità come il consigliere del primo ministro sulla Proprietà Intellettuale Mike Weatherley e i deputati John Robertson e Sharon Hodgson (da sempre in prima linea contro le speculazioni del secondary ticketing). La sua proposta, inoltrata mentre la Casa dei Comuni si trova a discutere del nuovo documento sui diritti dei consumatori, invoca maggiore trasparenza nelle transazioni sul mercato secondario, garanzie di rimborso per le vittime inconsapevoli dei bagarini e l'affidamento a un'agenzia nazionale di polizia dell'incarico di perseguire chi viola la legge frodando gli utenti. "L'industria tutta deve diventare molto più aperta, e i consumatori meritano di sapere quale genere di biglietti stanno acquistando e da chi", ha dichiarato Weatherley. "Nessuno sta dicendo che non dovrebbe esistere un mercato secondario, ma quest'ultimo dovrebbe funzionare in modo da favorire consumatori e del settore creativo e non a vantaggio di alcuni anonimi individui che si arricchiscono sfruttando il duro lavoro, gli investimenti e il talento altrui".