“Le ore piccole”, la canzone che Neffa presenterà al prossimo Festival di Sanremo (vedi News), potrebbe non essere disponibile nei negozi di dischi, una volta proposta al pubblico televisivo. E restare per così dire sospesa nell’aria, se l’artista campano non risolverà nel frattempo l’impasse contrattuale con la sua ex casa discografica, la Universal Music (vedi News). Caso singolare, nella storia del festival e della discografia italiana: ma che sembra non preoccupare più di tanto Daniela Turchetti, contitolare (accanto a Marina Muni) della Mi Maggiore, l’etichetta/società di management che ha proposto la canzone alla direzione artistica della gara sanremese. <br> “Siamo coscienti del fatto che, stando così le cose, non potremo pubblicare il brano su alcun supporto fonografico” (in forza del contratto precedente, la Universal vanta un diritto di prelazione sulle nuove registrazioni di Neffa e la facoltà di bloccarne la pubblicazione da parte di altre etichette). “Ma non siamo in guerra con nessuno”, precisa Turchetti. “Semplicemente, crediamo nel potenziale di questo Sanremo come vetrina promozionale e volevamo esserci, noi e l’artista. E se non potremo pubblicare il disco, non importa: non è quello il nostro obiettivo. Vorrà dire che Giovanni (Pellino, il vero nome di Neffa) canterà ‘Le ore piccole’ soltanto in concerto: anche se non finisce su un disco, una bella canzone resta nel patrimonio di un artista”. Potrebbe essere eventualmente diffusa via Internet, attraverso il sito del cantante? “Non so, dobbiamo verificare cosa dicono le clausole del contratto”. E se la canzone avrà successo, come si potrà dire di no alle radio e ai curatori della compilation (che, caso curioso, potrebbe essere distribuita proprio da Universal)? Turchetti non commenta. Staremo a vedere.