In prima battuta è parso un pesce d'aprile a scoppio ritardato, o per lo meno un controsenso: una stimata manifattura di strumenti musicali che per tre anni impiega un team di ingegneri al fine di ricreare - nell'anno domini 2014, quando praticamente in tasca, grazie ai moderni tablet, si riesce a portare uno studio di registrazione completo capace di soddisfare band di fama mondiale - un sintetizzatore modulare letteralmente grande come un locale di medie dimensioni e dal prezzo poco sotto l'inestimabile (e, quindi, con prospettive commerciali sensibilmente sotto lo zero). Sembrava uno scherzo, eppure è successo davvero. La Moog Music, marchio storico che ha accompagnato dagli albori i pionieri della musica elettronica, ha ricostruito pezzo per pezzo il leggendario Emerson Modular del 1970, strumento concepito da Keith Emerson e da Bob Moog considerato il Sacro Graal dei sintetizzatori analogici. Lo spunto, alla compagnia, è stato dato dal cinquantesimo anniversario della presentazione del primo (e ben più essenziale) esemplare, svelato nel corso di una conferenza dell'Audio Engineering Society del 1964: basandosi sulle mappe dei circuiti originali, e assemblando il tutto manualmente seguendo le procedure utilizzate nel 1969, quando l'originale Emerson Modular venne alla luce, lo staff della Moog ha riassemblato - utilizzando, non c'è bisogno di specificarlo, solo componenti identici a quelli impiegati per la prima costruzione - lo storico strumento. Il battesimo del nuovo esemplare è avvenuto lo scorso 24 aprile al MoogFest al Diana Wortham Theatre di Asheville, North Carolina, per mano dello stesso Keith Emerson. Nota dolente, appunto, il costo: il modello non è stato concepito per l'immissione sul mercato, ma sul sito ufficiale della Moog si specifica come "il prezzo sia disponibile su richiesta contattando l'azienda allo 828.251.0090".