Davis, una delle ultime icone del music business internazionale, consuma giorno dopo giorno la sua vendetta nei confronti di chi, quattro anni fa, lo defenestrò senza tanti complimenti dagli uffici della sua Arista, giudicandolo troppo vecchio per il nuovo corso dell'azienda (vedi News). Di quel gruppo dirigenziale oggi non è rimasto più nessuno e pare che i nuovi vertici della casa discografica, capeggiati da Rolf Schmidt-Holtz, vogliano affidare proprio al mentore di Whitney Houston e Alicia Keys un ruolo di supermanager in vista della fusione con la Sony Music (vedi News). Sembra infatti, da fonti americane, che a Davis (oggi a capo della J Records/RCA) possa essere affidato anche il timone di comando della stessa Arista, ora che l'etichetta da lui fondata nel 1974 ha mandato a casa il successore Antonio “L.A.” Reid (vedi News): il non giovanissimo Clive (compirà 70 anni il prossimo aprile) assumerebbe di conseguenza la responsabilità diretta di tutte le attività del gruppo in Nord America (compresa la Jive/Zomba assorbita l'anno scorso). <br> I vertici di Bertelsmann e BMG intenderebbero premiarlo in questo modo per aver tenuto sotto controllo (a differenza di Reid) i costi di esercizio della sua etichetta, ed essere riuscito contemporaneamente a piazzare una bella sfilza di dischi in classifica, con un occhio al mercato dei teenager (i ragazzi dello show Tv “American Idol”)e a quello adulto (i due album di evergreen di Rod Stewart). Il suo contratto con la RCA, siglato nel 2002, scade nel 2007: difficile che la nuova Sony BMG voglia rinunciare nel frattempo (e nonostante l'età) ai suoi servigi.