Edgar Bronfman Jr. e Lyor Cohen stanno per riprendere un rapporto di lavoro interrotto nel 2000, quando l'imprenditore canadese cedette la Universal ai francesi di Vivendi (vedi News): il capo della Island Def Jam, eminenza grigia della scena hip hop statunitense, sarà al suo fianco nella nuova Warner Music di cui Bronfman sta per assumere il comando fiancheggiato dal gruppo finanziario Thomas H. Lee Partners. <br> L'annuncio dell'ingaggio di Cohen, già anticipato da alcune fonti e ora confermato ufficialmente dai diretti interessati, pone un altro punto interrogativo sul futuro dell'attuale numero uno Warner Roger Ames (vedi News), anche se Bronfman stesso si è premurato di anticipare che il nuovo ingresso non prelude ad altri scossoni al vertice dell'azienda. Il posto lasciato vacante da Cohen alla Island Def Jam (etichetta leader del mercato rap, ma che ha nel “roster” anche artisti come Bon Jovi, Ryan Adams, PJ Harvey e Nickelback), dovrebbe essere appannaggio di Antonio “L.A.” Reid, appena licenziato dalla BMG (vedi News). Il passaggio alla Universal del top manager, su cui sta trattando per conto di Reid il celebre avvocato newyorkese Allen Grubman, sarebbe quasi cosa fatta, e il cerchio si chiuderebbe di conseguenza. <br> Nato professionalmente come gestore di un night club a Los Angeles, Cohen è stato road manager dei Run DMC prima di essere ingaggiato da Russell Simmons alla Def Jam Records, la leggendaria etichetta rap che ha lanciato Public Enemy, Beastie Boys, LL Cool J e molti altri. Divenuti comproprietari del marchio, i due lo hanno venduto nel 1999 alla Universal per 130 milioni di dollari: da quel momento Cohen ha assunto la guida della Island Def Jam, entità nata dalla fusione di due delle maggiori etichette della major. Ma ora, dopo 21 anni alla Def Jam, il re Mida dell'hip hop ha deciso di cambiare aria e accettare una nuova sfida. E' stato proprio l'amico e ex socio Simmons a spiegare i motivi della sua reputazione, a dispetto di un carattere non facile e a dir poco esuberante (celebre la sua querelle legale con la TVT Records a proposito di alcune vecchie incisioni di Ja Rule, che alla Universal è costata un risarcimento danni di 53 milioni di dollari, vedi News). “Lyor Cohen”, ha detto Simmons, “gestisce gli affari in un modo che gli altri non sono capaci di fare. Dove gli altri mettono denaro, lui mette idee e creatività”.