Mentre restano in attesa di conferma ufficiale le voci (alimentate dallo stesso Dr. Dre) secondo cui Beats Electronics - e di conseguenza anche Beats Music - verrebbe acquistata da Apple per 3,2 miliardi di dollari, il sito The Trichordist (un blog comunitario votato alla tutela dei diritti degli artisti nell'era digitale) pubblica un documento che svela i numeri del servizio di streaming lanciato a inizio anno dalla società statunitense: da gennaio a marzo 2014 sarebbero stati raccolti 49 mila abbonamenti individuali cui vanno aggiunti i 61.600 sottoscritti da famiglie (fino a cinque utenti per nucleo): il totale, 110.600 utenti paganti, risulta nettamente inferiore a quanto dichiarato da Jimmy Iovine (mezzo milione di abbonati). Da notare inoltre che i piani "familari" da 14,99 dollari al mese prevedono una prova gratuita di 90 giorni, e dunque per il momento non hanno generato alcun introito. Il conto royalty specifica anche che in marzo sono stati ascoltati attraverso gli abbonamenti individuali 116,4 milioni di canzoni, mentre ogni singolo abbonato ha sentito una media di 76 canzoni al giorno. Le royalty pagate agli autori ammontano a 0,000126 centesimi per canzone (una cifra "ridicolmente bassa", commenta The Trichordist).