La notizia non è confermata, ma se a riportarla sono il Wall Street Journal e Billboard è molto probabile che sia fondata: ognuna delle tre major discografiche - Universal Music, Sony Music e Warner Music - avrebbe acquistato nelle scorse settimane una piccola frazione del capitale di Shazam Entertainment, sviluppatrice della famosa app che permette di identificare canzoni e altri contenuti orientando lo smartphone in direzione della sorgente sonora. Le quote, rilevate dal fondo britannico Acacia Capital (uno dei primi investitori nella start up desideroso di fare cassa e procurarsi liquidità), sarebbero di uguale entità e varrebbero intorno ai 3 milioni di dollari: dal momento che il più recente round di finanziamenti ha valutato Shazam a 500 milioni di dollari, le tre case discografiche deterrebbero dunque meno dell'1 per cento a testa. Come noto, già in febbraio Warner Music aveva siglato un accordo con la società costituendo in joint venture un'etichetta discografica con cui lanciare nuovi artisti scoperti e promossi attraverso l'applicazione L'investimento, sottolinea Billboard, potrebbe rivelarsi particolarmente redditizio se, come sembra possibile, Shazam deciderà di quotarsi in Borsa. Fondata nel 2000, l'impresa britannica dispone di un database musicale di oltre 35 milioni di canzoni, con circa un milione di nuove aggiunte al mese (un team composto da diverse dozzine di persone si incarica di scoprire nuova musica e nuovi artisti, anche a livello locale, da inserire nel catalogo). L'applicazione viene utilizzata per identificare circa 16 milioni di brani musicali al giorno (500 milioni al mese), e il suo sistema di riconoscimento avrebbe fruttato all'industria discografica vendite per quasi 300 milioni di dollari nel 2013.