La vendita fraudolenta di biglietti online ha sottratto alle tasche dei cittadini britannici, nel 2013, oltre 3,7 milioni di sterline (ovvero più di 4 milioni e mezzo di euro). A dirlo è l'Apco, Association of Chief Police Officers, che riporta 4.555 casi accertati sottolineando che a 22 delle vittime la truffa è costata 10 mila sterline o più. Le frodi hanno colpito per il 22 % gli acquirenti di biglietti aerei, per il 15 % gli appassionati di musica che si recano ai concerti, per il 10 % il pubblico dei festival musicali e per il 6 % gli spettatori di eventi sportivi. Nel caso dei biglietti aerei il picco si è verificato a dicembre, mentre per quanto riguarda i festival, ovviamente, l'attività illegale si è intensificata durante la stagione estiva. In questi casi i truffatori sono soliti produrre falsi certificati di autenticazione per convincere i consumatori a sborsare il denaro. "L'anno scorso si sono persi milioni di sterline e lo stesso potrebbe succedere nel 2014", ha ammonito il coordinatore Apco per i crimini di natura economica Stephen Head. "Scommettere su un rivenditore non ufficiale, lo si incontri faccia a faccia o su Internet, è un rischio che non vale la pena di correre". Una parte della colpa, ha aggiunto, va addossata ai siti e alle piattaforme che distribuiscono i biglietti:"Chiedo all'industria di fare molta attenzione ai modi che talvolta si usano per vendere biglietti in questo Paese", ha detto Head. "Bisogna assicurare che i processi siano i più affidabili possibili nei confronti delle minacce crescenti di frode".