In attesa della prevista fusione con Sony (vedi News), BMG resta la quinta forza del mercato discografico, e dunque la più piccola delle major: ma può vantare perlomeno di aver chiuso un anno difficile come il 2003 in attivo. L'anticipazione (rispetto alla diffusione dei report annuali) arriva da una lettera indirizzata ai dipendenti dal presidente e amministratore delegato Rolf Schmidt-Holtz, di cui la Reuters è venuta in possesso per vie traverse. <br> Il gruppo BMG, scrive Schmidt-Holtz, ha avuto tra ottobre e dicembre 2003 uno dei periodi migliori della sua storia, grazie ai dischi di OutKast, Dido e R.Kelly ma anche ai risultati conseguiti dalla società di edizioni musicali, tanto da ribaltare il bilancio negativo dei primi sei mesi dell'anno, chiusi in passivo di 117 milioni di euro. “A dispetto delle difficoltà del mercato mondiale della musica”, ha concluso il presidente della multinazionale tedesca, “BMG è stata capace di registrare un profitto per il complesso delle sue attività”.