L'industria musicale ha un nuovo incubo: il file sharing via telefonino. Col diffondersi dei cellulari di nuova generazione che consentono lo scambio di file audio e video, la preoccupazione di etichette e operatori musicali è che succeda qualcosa di simile a quanto accaduto su Internet con siti come KaZaA e WinMX. Per cercare di correre ai ripari prima che sia troppo tardi, è nata di conseguenza un'alleanza tra colossi della tecnologia, dell'informatica e dell'intrattenimento (si chiama CMLA, Content Management License Administrator) destinata, nelle intenzioni, a prevenire la pirateria sul “mobile”. <br> La task force dovrebbe funzionare come un'agenzia di consulenza per gli operatori, garantire la fornitura di contenuti audio/video di qualità agli utenti e creare un sistema per la gestione delle licenze e la riscossione delle royalty: ne fanno già parte società come Warner Bros., Intel e RealNetworks.