Due dei maggiori album del momento, "Ghost stories" dei Coldplay e "Turn blue" dei Black Keys, non risultano disponibili su Spotify. Non una grande sorpresa, osserva il quotidiano inglese Guardian ricordando che il gruppo di Chris Martin aveva consegnato alle piattaforme di streaming il precedente "Mylo Xyloto" solo a quattro mesi di distanza dall'uscita nei negozi (e che il nuovo disco è stato concesso in anteprima streaming all'iTunes Store della Apple), mentre il duo di Akron già in passato aveva spiegato di non voler danneggiare le vendite di CD e download con l'offerta in ascolto gratuito o a pagamento della propria musica. Lo stesso Guardian fa notare tuttavia che sul servizio di origine svedese si trovano tre singoli del nuovo Coldplay ("Magic", "Midnight" e "Sky full of stars", il primo dei quali ha già collezionato 54,4 milioni di stream), mentre gli utenti che cercassero "Ghost stories" così come "Turn blue" o l'omonimo album di Beyoncé (altro grande assente dalla piattaforma) si imbattono ora in un messaggio che specifica come "gli artisti o chi li rappresenta hanno deciso di non pubblicare questo album su Spotify. Ci stiamo lavorando e speriamo che presto cambieranno idea". "Ci sono decine di milioni di persone, tra gli appassionati di musica di tutto il mondo, che usano Spotify e ovviamente siamo dispiaciuti della decisione della band di impedirgli l'accesso a questo album", ha spiegato al giornale un portavoce della società svedese a proposito dell'atteggiamento dei Coldplay. Secondo il Guardian la nuova nota informativa aggiunta ai profili artisti del servizio ha anche lo scopo di fare pressione su artisti, manager e case discografiche che ancora rfiutano di concedere i loro brani in streaming o lo fanno garantendo certe "finestre" temporali di esclusiva ai canali di distribuzione tradizionali. L'idea, insomma, è di "assicurarsi che i fan sappiano chi è responsabile del fatto che un album non sia accessibile sul loro servizio preferito, magari incoraggiandoli tacitamente a protestare".