Sempre più in crisi i distributori tradizionali di musica e video: Viacom, la società che controlla anche Mtv, ha deciso di mettere in vendita la catena Blockbuster; e Tower Records, dopo mesi di travaglio (vedi News), si è vista costretta all'amministrazione controllata e a sottoporre ai tribunali un piano di salvataggio, già approvato da azionisti e obbligazionisti, che dovrebbe ridurre il pesante debito accumulato dalla società di 80 milioni di dollari. E. Allen Rodriguez, amministratore delegato di MTS (il gruppo che controlla oggi la catena di negozi fondata da Russ Solomon) manifesta ottimismo, sottolineando che i problemi di Tower “non sono gestionali, ma finanziari”. E fa sapere che il piano di riorganizzazione delle attività aziendali dovrebbe completarsi in un periodo compreso tra i 45 e i 60 giorni, grazie ad un nuovo intervento di sostegno delle banche che dovrebbe consentire di pagare i creditori, tra cui tutte le principali case discografiche. Ma quel che succederà dopo è tutto da verificare.<br> Intanto Viacom ha deciso di liquidare i negozi home video che operano sotto l'insegna Blockbuster, e che pure rappresentano tuttora il 22 % del suo giro d'affari globale: la catena ha chiuso l'ultimo esercizio con un “rosso” di 1,19 miliardi di dollari e, hanno annunciato i dirigenti Viacom, “non rientra più nel nostro core business”. Due storie, una sola morale (secondo gli analisti del settore): la vendita di prodotti musicali e video nei negozi si prepara a cedere il passo alla distribuzione elettronica.