La vittoria di Conchita Wurst, il transgender austriaco che ha trionfato durante l'ultima edizione dell'Eurovision, è davvero stata un boccone amaro per le alte sfere del governo russo. E infatti la Federazione Russa non ha atteso molto a reagire indicendo ben due festival-contest alternativi alla blasonata manifestazione. Il primo è una competizione dedicata a bambini e giovani emergenti, che viene comunque pubblicizzata come "l'alternativa all'Eurovision" e che proprio lunedì 2 giugno vedrà lo svolgimento della propria finale. La seconda iniziativa, invece, è molto più simile all'Eurovision, sia negli intenti che nello svolgimento e nel nome: si chiama Intervision e la finale si terrà durante il prossimo autunno a Sochi. Un round di qualificazioni per scegliere i rappresentanti della Russia all'Intervision si terrà il prossimo mese a Yalta, nella penisola della Crimea - area annessa alla Russia quest'anno, precedentemente facente parte dei territori ucraini. Gli annunci per pubblicizzare l'Intervision sono stati conditi da molti riferimenti anti-gay pesanti e omofobi; non ultimo quello di Igor Matvienko, produttore musicale di grido nell'area sovietica, che ha affermato che tutti i concorrenti che desiderano rappresentare la Russia nella gara dovranno tassativamente radersi la barba - in riferimento, ovviamente, alla Wurst.