Cessata dopo settant'anni l'attività della testata giornalistica (il sito continua a essere aggiornato settimanalmente con le sole classifiche di vendita singoli e album elaborate "in casa" e con l'editoriale firmato dall'editore/direttore Mario De Luigi Jr.), dal 1° luglio Musica e Dischi si reinventa come archivio digitale lasciando anche la sede storica di via De Amicis per una nuova ubicazione in area sud-est di Milano, zona Galleria del Corso. Ne dà notizia lo stesso De Luigi nell'editoriale dell'ultimo numero, giugno 2014, spiegando che dal mese prossimo sul sito saranno disponibili a pagamento una serie di contenuti (50 euro all'anno il costo per gli utenti privati, mentre tariffe differenziate che danno diritto ad accessi multipli sono previste a beneficio di aziende, biblioteche, università e associazioni): tra essi l'archivio storico delle classifiche compilate a partire dal 1960, una banca dati che permette di ricercare per titolo, interprete, etichetta, sigla ed editore musicale le informazioni relative a oltre 370 mila brani annotati dal 1985 ad oggi, l'archivio delle notizie pubblicate sul sito e dei numeri arretrati di M&D in rete e l'elenco delle pubblicazioni collaterali tra cui il "Chi & Dove", annuario che riporta indirizzi, numeri di telefono e organigrammi delle aziende del settore suddivise per categorie (case discografiche, produttori, editori, distributori di musica digitale, studi di registrazione ecc.). "Dal 1° luglio"; scrive De Luigi nel suo editoriale, "appenderemo al chiodo il Borsalino dei cronisti per indossare il berretto dei custodi dell'archivio. Perché siamo convinti che la protezione e la conservazione della memoria - soprattutto sul terreno dell'industria culturale - sia un'esigenza oggi primaria anche se molti (perfino tra gli operatori) ostentano di considerarla con sufficienza".