La Universal blocca le cover di "Barbie girl" degli Aqua, uno dei successi del momento. A farne le spese è una delle maggiori etichette indipendenti italiane, la Dig It International, che aveva preparato a tempo di record una nuova versione del brano affidata alla fantomatica interprete Tania Fun.<br> Scottati dalle esperienze precedenti (pare che siano in circolazione ben 14 cover di "El talisman" di Rosana!), i dirigenti della multinazionale di nazionalità canadese hanno deciso di proteggere i loro diritti esclusivi di pubblicazione e di diffusione pubblica del brano (anche in radio e in televisione) ricorrendo a un apposito strumento legale, la riserva di collocamento, che consente ai titolari dei diritti di bloccare ogni altro utilizzo della composizione musicale per un periodo di tempo predeterminato (di solito, fino a un massimo di quattro mesi): un duro colpo per le numerose etichette italiane specialiste nell'"arte" delle cover, le imitazioni di brani famosi affidate a interpreti-fantasma per sfruttarne tempestivamente - e a costi ridotti - la popolarità.<br> Diffidata a pubblicare la propria versione di "Barbie girl", la Dig It ne ha bloccato preventivamente la distribuzione ai negozi (la casa discografica aveva già pronta anche una compilation costruita intorno al brano-guida). <br> "La riserva di collocamento è una pratica frequente per i brani di origine italiana, inusuale per quelli di provenienza estera", si difende l'amministratore unico della società, Luigi Di Prisco. "Per ottemperare alla legge, abbiamo deciso di rinunciare a distribuire il disco. Ma ci riserviamo di indagare sulla faccenda, per sapere se esistono margini di manovra".<br> Intanto però le uniche versioni autorizzate di "Barbie girl" sul mercato restano quella della Universal (pubblicata sull'album "Aquarium") e quella della Zac, a cui la major ha ceduto i diritti di pubblicazione del mix.<br>