Messa a punto, attraverso un protocollo d'intesa presentato al pubblico la settimana scorsa, un'azione congiunta con le agenzie e gli intermediari pubblicitari il cui obiettivo consiste nell'arginare il collocamento di banner e inserzioni commerciali sui siti pirata, l'industria discografica e cinematografica italiana continua a mantenere alta, in collaborazione con l'Agcom, la guardia sulle violazioni di copyright che si susseguono sulle piattoforme di file sharing. L'autorità amministrativa sulle telecomunicazioni che in Italia ha facoltà di intervenire direttamente contro la pirateria online senza attendere le sentenze dei giudici ha intimato ai service provider italiani il blocco degli accessi a tre siti, Torrent.cd, Torrentvia e TorrentRoom, che si aggiungono ai quattro, LimeTorrents, TorrentDownload.ws, Torrentz.pro e TorrentDownloads.me, colpiti da analogo provvedimento il mese scorso. Il blog TorrentFreak osserva che pur trattandosi di siti di piccole dimensioni e traffico relativamente ridotto, tutti e tre sono piuttosto popolari tra gli utenti italiani, terzi per uso di Torrent.cd dopo indiani e statunitensi e secondi per accessi a TorrentRoom sempre dopo i cittadini Usa; nel frattempo TorrentVia ha come secondo referrer principale Google.it. Con questa duplice controffensiva, sottolinea TorrentFreak, l'Italia si segnala attualmente tra i Paesi più attivi sul fronte della lotta alla pirateria digitale.