Paolo Franchini, presidente di edel Italia, smentisce che la casa discografica sia tra i finanziatori (ex post) del MantovaMusicaFestival, alla ricerca di copertura economica per gli 80 mila euro di deficit con cui si è chiusa la manifestazione. I quotidiani di lunedì 8 marzo riportavano la notizia dell'anticipo royalty che la edel avrebbe accordato a Nando Dalla Chiesa e ai suoi collaboratori sulle vendite della compilation (pubblicata da UPR, e distribuita da edel) in uscita questa settimana, proprio per contribuire alla copertura dell'ammanco. Ma al telefono con Rockol lo stesso Franchini sostiene trattarsi di un'operazione puramente industriale e non di “salvataggio” (e dunque priva anche di connotazioni politiche). “E' vero che pagheremo una royalty agli organizzatori dell'evento, oltre che agli artisti coinvolti, e questo potrà aiutarli a colmare una piccola parte del deficit. Ma - aggiunge - si tratta di un accordo preso in precedenza, a fronte del fatto che il disco utilizza il marchio del MantovaMusicaFestival e si avvale della sua direzione artistica nella scelta del repertorio. E' una prassi comune: anche quando, per esempio, si pubblica una compilation in collaborazione con un'emittente radiofonica”. <br> Il Cd triplo, in uscita questa settimana al prezzo di 19,90 euro al pubblico, verrà distribuito inizialmente in poco più di 5.000 copie. “Poi vedremo quel che succederà”, dice Franchini. “Sarà interessante verificare l'accoglienza del pubblico, dato che i tre Cd affiancano nomi molto popolari della scena musicale italiana ad altri assolutamente sconosciuti. Mi sembrava un'operazione interessante dal punto di vista discografico ed editoriale, e per questo ho accettato di fare da 'garante' tra UPR e gli organizzatori”.