Entro fine mese si conosceranno le ripercussioni in Italia della riorganizzazione internazionale del gruppo Warner Music decisa dal nuovo proprietario Edgar Bronfman Jr. (vedi News). Le prime indiscrezioni parlano di una riduzione degli organici pari a circa il 10 %, la metà di quanto previsto a livello mondiale: la minore incidenza dei tagli sarebbe legata al fatto che già tre anni fa (aprile 2001, vedi News), la Warner italiana aveva completato una ristrutturazione il cui risultato era stato la creazione di tre divisioni, CGD East West (general manager Luciano Linzi), WEA (general manager Paolo De Toma) e Warner Strategic Marketing (general manager Umberto Candiolo), facenti capo al presidente del gruppo, Massimo Giuliano.<br> In considerazione di questo riassetto “preventivo”, non sarebbero attesi grandi cambiamenti al vertice della struttura italiana: mentre una parte dei tagli si concentrerà sui “doppioni” di ruoli e di funzioni prodotti dall'imminente trasferimento (fine aprile/inizi di maggio) dell'intero organico Warner, prima distribuito in tre diverse sedi, nei nuovi uffici di Piazza della Repubblica a Milano.