La casa discografica e di edizioni musicali è scivolata fuori (per poco) dalla lista delle 100 maggiori società britanniche quotate in Borsa, secondo le valutazioni fornite agli investitori dalla prestigiosa agenzia indipendente FTSE, fondata dalla Borsa di Londra, la Stock Exchange, e dal Financial Times. <br> Il titolo EMI era uscito dal giro “buono” delle blue chips (le azioni di maggior liquidità e a più elevata capitalizzazione) nel settembre del 2002, ma aveva poi ripreso quotazione, passando dal minimo storico di 78 pence ai 280 pence della seconda settimana di marzo. Non è bastato, però, per restare nella Top 100 compilata da FTSE: l’ultimo posto utile glielo ha soffiato la Enterprise Inn, una catena di pub britannici.