Tower Records continua l'attività: chiusa una brevissima parentesi di amministrazione controllata (sei settimane appena), il fondatore della catena Russ Solomon, che in America molti considerano l'inventore del “retail” musicale specializzato, ha deciso di trattenere per sé il 15 % del capitale cedendo il restante 85 % ai creditori, che a loro volta hanno accettato di convertire i loro titoli obbligazionari in quote sociali. <br> In conseguenza dell'operazione, Tower ha ridotto i suoi debiti di 80 milioni di dollari, ma non è detto che i nuovi azionisti di maggioranza vogliano tenersela per sé invece di provare a collocarla sul mercato. Solomon resta in carica come presidente emerito e membro del cda: ma le traversie, per i negozi di dischi contraddistinti dalla celebre insegna giallorossa, potrebbero non essere finite.