Crolla del 21 % il fatturato mondiale (2003) di Universal Music. E peggio ancora vanno le cose, per la major, in termini di profitti operativi (- 87 %), anche a causa dei pesanti costi legati alla ristrutturazione organizzativa del gruppo. <br> Il giro d'affari della casa discografica leader di mercato si è fermato l'anno scorso a 2,76 miliardi di euro: “Colpa di fluttuazioni sfavorevoli nei cambi, della debolezza del mercato musicale globale e del numero ridotto di dischi pubblicati da parte delle nostre superstar”, hanno precisato le note a commento dei dati di bilancio. Negli Usa la bandiera di Universal è stata tenuta alta ancora da 50 Cent (ma anche da Sheryl Crow, Toby Keith e Black Eyed Peas), mentre sul mercato britannico si sono difesi bene Sting e Busted: i loro hits, però, non sono bastati a invertire il trend verso il basso.