La battaglia tra servizi di streaming passa (anche, e sempre più spesso) attraverso l'efficienza dei relativi sistemi di "music intelligence" e di "raccomandazione" musicale basati su algoritmi. E mentre Spotify mette le mani su The Echo Nest, il concorrente Rdio, già cliente di quella società, risponde ora con l'acquisizione di una impresa di simili caratteristiche, TastemakerX, e l'incorporazione del suo intero team a partire dai co-fondatori Sandro Pugliese e Marc Ruxin (anche amministratore delegato). "TastemakerX", spiega Rdio in un comunicato, "ha sviluppato sul mobile e sul web prodotti essenziali che consentono agli ascoltatori di scoprire nuova musica, costruire e ascoltare collezioni virtuali e individuare artisti sulla base della social discovery". "Abbiamo sempre considerato Rdio la piattaforma musicale più strategicamente allineata a ciò su cui abbiamo lavorato in termini di scoperta musicale in chiave social e contestuale", ha risposto Ruxin che nel nuovo organigramma si occuperà di corporate business, marketing e vendite, business development, programmazione ed "evangelizzazione". "Siamo solo all'inizio di quello che diventerà il vero paradigma nell'ascolto e nella collezione di musica", spiega TastemakerX a proposito della sua missione aziendale. "Prima o poi la gente smetterà di acquistare download digitali. Perché dovrebbe continuare a farlo, se può accedere a tutta la musica preferita, con la stessa qualità e su qualsiasi dispositivo, per un canone di abbonamento fisso che costa meno del prezzo richiesto dal download di un album in formato MP3?"