Imprevedibile come sempre Roger Nelson, in arte Prince. Proprio lui che anni fa aveva guidato la crociata contro la dittatura dell’establishment discografico (al punto da esibirsi con la scritta “schiavo” dipinta in faccia) viene ora a patti con una delle major, la Sony Music, nell’intenzione di amplificare gli esiti commerciali del suo ultimo disco autoprodotto, “Musicology”. <br> La Columbia, etichetta appartenente al gruppo multinazionale giapponese, ne ha acquisito da contratto i diritti di distribuzione sul mercato mondiale e lo pubblicherà negli Usa il prossimo 20 aprile. Non è chiaro invece se l’accordo appena siglato riguardi anche i dischi che Prince ha pubblicato in forma indipendente dopo la rottura dei rapporti con la Warner Bros., avvenuta nei primi anni ’90 (unica eccezione “Rave un2 the joy fantastic”, che nel 1999 venne affidato alla distribuzione della Arista/BMG). <br> Intanto, a 45 anni, e dopo anni bui di semianonimato, Prince sembra sull’orlo di un rilancio in grande stile, suggellato in questo 2004 da due applauditissime performance ai Grammy Awards e alla cerimonia di ammissione alla Rock and Roll Hall of Fame (vedi News). Il 27 marzo parte da Reno, in Nevada, il suo primo tour americano in sei anni: il musicista aveva promesso di regalare una copia di “Musicology” a chi avesse acquistato il biglietto per il concerto (vedi News), ma dopo l’accordo con la Sony sembra improbabile che possa tener fede alla promessa.