Potrebbe essere davvero imminente il divorzio tra la Warner Music e la Maverick di Madonna, giunti ai ferri corti per questioni economiche e di diversa interpretazione delle clausole contrattuali. <br> L’artista e il suo partner in affari Guy Oseary, uno dei più celebri businessman americani nel campo della musica e del cinema, da tempo lamentano una presunta violazione dei patti contrattuali siglati undici anni fa, ai tempi della costituzione della joint venture. Ed ora la disputa è approdata ai tribunali: ha iniziato, mercoledì scorso (24 marzo) la Warner, che alla Maverick ha fatto causa presso un tribunale del Delaware, accusandola di distorcere la realtà dei fatti; mentre il giorno dopo è stato l’entourage della diva (capeggiato da uno degli avvocati di grido di Hollywood, Bert Fields) ad attivarsi presso la Corte Superiore di Los Angeles. Madonna e Oseary, secondo indiscrezioni pubblicate dal quotidiano New York Post, chiederebbero un risarcimento danni di oltre 200 milioni di dollari e il nulla osta allo scioglimento di ogni rapporto col gruppo Warner. <br> La major detiene il 40 % della Maverick, ma da contratto le spetterebbe la facoltà di rilevare l’intero pacchetto alla fine di quest’anno. Disaccordi sarebbero sorti anche riguardo al valore della quota controllata dalla cantante e dal suo partner, valutata (si dice) intorno ai 60 milioni di dollari dagli interessati, molto meno dalla Warner che sottolinea la mancata produzione di profitti dal 1998 ad oggi. <br> La disputa legale rischia ora di mandare in frantumi un rapporto che tra alti e bassi prosegue dai primi anni ’90, creando un grattacapo in più per il nuovo proprietario della Warner, Edgar Bronfman Jr., che si vedrebbe costretto a rinunciare non solo alla titolare della Maverick ma anche ad altre artiste di successo che incidono per l’etichetta, come Alanis Morissette e Michelle Branch.