Microsoft punta sul valore aggiunto delle API (Application Programming Interface) per propagare la diffusione del suo servizio di streaming musicale multipiattaforma Xbox Music e contrastare agguerriti concorrenti come Spotify e Beats Music. La società di Redmond ha infatti deciso di mettere a disposizione degli sviluppatori esterni il suo catalogo di 38 milioni di brani corredati da copertine di dischi, immagini degli artisti e informazioni aggiuntive (con la possibilità di incorporare nelle app o nei siti Internet preascolti di trenta secondi dei brani, o lo streaming completo per gli abbonati al servizio Xbox Music Pass); agli iscritti al suo programma pilota è consentito anche di visionare playlist e collezioni musicali degli stessi abbonati così da configurare servizi ritagliati su misura del cliente. Al libero accesso al catalogo tramite API si lega un programma di affiliazione in base al quale ogni reindirizzo degli utenti verso la app di Xbox Music frutta allo sviluppatore commissioni del 5 % sui ricavi generati dagli acquisti e del 10 % sui canoni di abbonamento (1 euro al mese) per tutta la durata di validità dell'Xbox Music Pass.