Tre milioni 249 mila e 481, pari a poco meno del 9 per cento delle connessioni Internet attive in Francia. Tante sono le diffide inviate dal 2009 ad oggi da Hadopi, l'autorità amministrativa transalpina incaricata per legge di intervenire contro le violazioni del diritto d'autore in rete applicando una procedura che prevede fino a tre "avvertimenti" a carico dei file sharer recidivi. Secondo i dati rilasciati dall'organo di vigilanza francese, in quell'arco di tempo poco più del 10 per cento di chi era stato colto a infrangere la legge (333.723 persone) ha ripetuto il reato ed è stato raggiunto da una seconda notifica, mentre tra costoro solo lo 0,45 per cento (1.052 utenti di Internet) ha continuato a trasgredire le norme sul copyright venendo raggiunto da un terzo "warning": 116 sono finiti davanti a un giudice mentre la stessa Hadopi si è occupata personalmente della maggioranza degli altri casi. Dopo avere ricevuto comunicazione di avere violato la legge 31.379 utenti Internet hanno raggiunto telefonicamente l'autorità amministrativa per avere delucidazioni mentre in 72 mila hanno consultato il video informativo pubblicato sul suo sito ufficiale: tra coloro che sono entrati direttamente in contatto con i funzionari di Hadopi il 35 per cento ha accettato le sue spiegazioni e circa un quarto ha promesso di intervenire per porre rimedio alla situazione mentre meno dell'1 per cento le ha contestate. Il 73 % delle persone raggiunte da un'ammonizione avrebbe rinunciato a metodi alternativi di download illegale: tuttavia, avverte Hadopi, "ricevere un avvertimento non si traduce in uno spostamento di massa verso l'offerta legale", tanto che solo il 23 per cento di coloro che hanno risposto a un mini sondaggio effettuato dalla stessa autorità ha confermato di essersi indirizzata verso un servizio di musica legale.