Torna in piena azione Tommy Mottola, l’ex presidente della Sony Music licenziato in tronco lo scorso anno dalla multinazionale giapponese per far posto al dirigente televisivo Andrew Lack (vedi News). L’italo-americano già marito di Mariah Carey è uno dei manager di Usher, che in molti pronosticano prossimo numero uno delle classifiche di vendita americane con il nuovo album “Confessions”. E si prepara a far uscire sulla sua nuova etichetta Casablanca Records (una joint venture con Universal) i suoi primi artisti, talenti emergenti della scena urban, rap e hip hop che rispondono ai nomi di Taralyn Ramsey (vincitrice del concorso Tv “Born to diva” sull’emittente VH1), Ali Vegas e Corey Gunz. <br> “Non ho fretta”, ha spiegato Mottola in un’intervista concessa all’Hollywood Reporter, evitando diplomaticamente i commenti sulla sua ex casa discografica. “La grande musica richiede tempo, e ce n’è stata poca in giro, ultimamente. Questo è uno dei motivi della crisi: ogni volta che arriva qualcuno in grado di emergere dalla mischia, si tratti di Usher, degli OutKast o di Norah Jones, non ci sono problemi a vendere dischi”. Al giornale americano Mottola ha spiegato anche di credere molto nelle possibilità delle etichette indipendenti: “Oggi sono una parte consistente del mercato, quasi il 25 %. E’ come se fossimo ritornati agli anni ‘60”.