Nel trimestre marzo-giugno 2014 il Warner Music Group ha visto i benefici effetti dell'acquisizione della Parlophone (che l'Universal Music Group gli ha venduto per poter acquisire EMI Music) e della crescita degli introiti dello streaming. I ricavi del gruppo, ammontati a 788 milioni di dollari, sono cresciuti del 16,9 per cento (senza la Parlophone la crescita sarebbe stata solo del 3,5 per cento: i meriti vanno in particolare a due album, "Ghost stories" dei Coldplay e "Sheezus" di Lily Allen). La crescita nel solo comparto digitale è stata del 26,1 per cento (324 milioni di dollari) costituendo il 41,1 per cento del totale, con un incremento del 38,8 per cento sul 2013 (senza la Parlophone sarebbe stato solo dell'11,7 per cento). In particolare, la crescita dello streaming nel trimestre è stata del 102 per cento: 69 milioni di dollari (sarebbero stati 53 senza la Parlophone). Il download, invece, ha segnato un declino dell'8 per cento. Il CEO Stephen Cooper ha detto: "Restiamo ottimisti e crediamo che questi sviluppi continueranno in futuro".