Un acquisto di musica su venti, negli Stati Uniti, oggi passa attraverso Internet. Lo rivela l’associazione dei discografici americani, RIAA, con uno studio sul profilo del consumatore aggiornato a fine 2003 da cui risulta che nel giro di un anno gli acquisti di musica on-line sono cresciuti dal 3,4 al 5 %, mentre i download di file digitali sono aumentati dallo 0,5 all’1,3 %. <br> L’indagine, compilata sulla base di 2.900 interviste, rivela anche altri dettagli sull’evoluzione dei consumi musicali negli Stati Uniti: risulta così che il pubblico sta abbandonando gradualmente i negozi di dischi specializzati in favore degli empori multiprodotto e dei grandi magazzini (52,8 % delle vendite), che il rock resta il genere musicale più popolare (25,2 % delle vendite) davanti a rap e hip hop (13,3 %), e che il pubblico oltre i 45 anni sta diventando sempre più importante per l’industria (26,6 % degli acquisti), avvicinando il consumo delle giovani generazioni distratte da altri gadget tecnologici e dal file sharing (i consumatori di età compresa tra i 10 e i 24 anni incidono per il 30 % sulle vendite, contro il 33,7 % del 2002).