La presenza di due inediti (uno, “L’ultimo ballo”, è in questi giorni in programmazione radiofonica) rende appetibile anche a collezionisti e ricercatori musicali “E parlo ancora di te”, ultima raccolta in ordine di tempo dedicata alla grande cantante di Bagnara Calabra scomparsa nove anni fa. I fan e gli amici di Mia Martini, in realtà, hanno avuto un ruolo importante anche nella realizzazione del disco, concepito dalla C&C Progetti Discografici di Roberto Mancinelli in collaborazione con Warner Music, detentrice di una quota dei pezzi inclusi nell’antologia. Due in particolare: Menico Caroli, professore universitario pugliese e autore di una biografia sull'artista (“Il mio canto universale”) che a Mancinelli ha fatto da consulente scrivendo anche i testi del booklet incluso nella confezione; e Maurizio Piccoli, autore delle due rarità incluse nella raccolta (l'altra è "Tu no", dalla colonna sonora di un film del 1978, "Porca società"). “Di inediti della Martini, oltre a quelli che Piccoli ci ha messo gentilmente a disposizione, ne esistono diversi altri”, assicura Mancinelli. “Ma per il momento non abbiamo potuto utilizzarli, perché non è chiaro a chi appartengano certi diritti. Mi è capitato di dover fare marcia indietro su titoli di cui mi erano state concesse liberatorie che alla prova dei fatti si sono rivelate false. Se ne riparlerà magari in occasione di un secondo volume…” (e c’è in cantiere, con RaiTrade, anche il progetto di utilizzare apparizioni televisive della Martini conservate nei magazzini della Tv pubblica per una ipotetica uscita in Dvd). <br> Mancinelli, che ha lavorato in CGD East West e poi in S4 (vedi News), si è messo in proprio, con la C&C, ormai da quasi due anni. Ma i primi passi da indipendente, ammette, sono stati difficili: “Quando si cerca di entrare in possesso di vecchie matrici ambìte da molti si incontrano innumerevoli problemi di natura legale e contrattuale. Ma il mio progetto resta immutato: creare collezioni che abbiano un motivo di interesse in più grazie all’inclusione di versioni alternative, rarità e inediti. E riproporre, dove possibile, album da tempo fuori catalogo in collaborazione con le etichette originali o con gli stessi artisti, quando sono tornati in possesso delle loro registrazioni. Spero che qualcuno si faccia avanti…”.