La vendita di supporti fisici negli Stati Uniti ha toccato la scorsa settimana il suo picco più basso da quando, nel 1991, la società Nielsen SoundScan iniziò a monitorare il mercato discografico a stelle e strisce: il dato riferito alla vendita di dischi negli USA nei passati sette giorni ha fatto segnare 3 milioni e 970mila copie vendute, quantità scesa sotto la soglia psicologica dei quattro milioni di copie che - fino ad oggi - aveva retto nonostante la congiuntura del comparto e la crisi finanziaria mondiale. Le analisi sulle unità mosse dai singoli titoli non fanno altro che confermare la tendenza rilevata: il disco piazzatosi in vetta alla classifica di vendita degli album, "Blacc Hollywood" di Wiz Khalifa, ha smerciato solo 90mila unità nei primi sette giorni di messa in vendita, prestazione nettamente inferiore a quelle fatte registrare da altri album capaci - nel 2014 - di conquistare il primo posto delle chart al proprio debutto nei negozi. Altri tre album presenti nella top 10 hanno venduto, in media, solo 31mila copie a testa, e anche il blockbuster della stagione, la colonna sonora di "Frozen", ormai muove meno di 100mila copie a settimana. La settimana precedente negli Stati Uniti erano stati venduti 4 milioni e 880mila copie, quantità comunque superiore se rapportata alla media settimanale del secondo quadrimestre, pari a poco più di 4 milioni e mezzo di unità: il dato conferma la progressiva erosione del segmento di mercato, precipitato nel corso del 2013 da 5 milioni e 700mila copie vendute (sempre in media, a settimana) nel primo quadrimeste a 4 milioni e 800mila vendute nel terzo.