Circola da tempo voce che, negli Stati Uniti, le major discografiche stiano tentando di convincere la Apple ad alzare i prezzi delle “hit” vendute in formato digitale sulla piattaforma iTunes. Ma sembra che nel resto del mondo stia prevalendo la tendenza opposta, e che possa scatenarsi una guerra dei prezzi a beneficio dei consumatori. <br> OD2, la società di servizi “business to business” fondata da Peter Gabriel che gestisce le attività di vendita on-line per conto di negozi digitali come MSN, Tiscali Music Club, Virgin Megastores e mycokemusic.com (Coca-Cola) ha appena fatto sapere che il prezzo delle canzoni digitali incluse nel suo catalogo scenderà da 99 pence a mezza sterlina, 0,74 euro (un penny soltanto per l’ascolto in streaming di ognuno dei 350 mila brani contenuti nel database); e solo qualche giorno prima il sito inglese Wippit aveva comunicato che avrebbe ribassato il prezzo di alcuni download a 29 pence. Tutto questo a poche ore dall’annuncio ufficiale dello sbarco di Napster nel Regno Unito… In Italia, il portale Musicbox di RossoAlice vende diversi brani a 0,75 euro.