La musica è uno degli argomenti di conversazione preferiti su Twitter, dove i maggiori artisti pop capeggiano stabilmente le graduatorie delle celebrità con il maggior numero di followers: logico, dunque, che la comunità musicale accolga con grande interesse la notizia che sul social network sarà disponibile da domani - per ora solo negli Stati Uniti - un pulsante "buy" che consente l'acquisto immediato di dischi, magliette e altre merci. Anche perché tra i primi a sperimentare la nuova funzione - per ora solo negli Stati Uniti - figurano nomi di richiamo come il cantante country Brad Paisley, i Soundgarden, Ryan Adams, i Panic! At the Disco e, soprattutto, Eminem e Pharrell Williams. "Presentiamo questo prodotto con l'intenzione di svilupparlo fino a coinvolgere il maggior numero di fan e di rivenditori nel mondo, ma abbiamo voluto partire in sordina e a ranghi ridotti", ha spiegato a Billboard Nathan Hubbard, esperto di vendite "direct-to-fan" che l'anno scorso aveva abbandonato il ruolo di ex amministratore delegato di Ticketmaster per entrare nelle fila di Twitter. "Domani (9 settembre) il programma avrà inizio rivolgendosi solo a una piccola percentuale della nostra base utenti e con gli artisti che vedete, ma nelle prossime settimane e nei prossimi mesi le cose sono destinare ad accelerare velocemente". I primi partner commerciali - tutti specializzati nell'e-commerce diretto - sono le piattaforme Fancy, Gumroad, Musictoday e Stripe: secondo quanto preannunciato sul blog di Twitter, gli utenti potranno essere informati direttamente dall'artista di cui sono follower della disponibilità di prodotti esclusivi e acquistarli senza abbandonare il social network attivando le app per Android e iOS integrate nel servizio. Per effettuare il pagamento sarà ovviamente necessario registrarsi e rilasciare i propri dati personali; custodite in sicurezza, le informazioni potranno essere successivamente modificate o cancellate dal titolare. "Nel quadro di questo test stiamo lavorando con molti artisti", ha detto Hubbard a proposito dell'iniziativa che coinvolge anche imprese commerciali e enti di beneficenza e senza fini di lucro. "Ovviamente c'è un motivo: Twitter li mette in contatto con i fan in un modo che risulta impossibile a qualunque altra piattaforma, dandogli la possibilità di connettersi non solo a quelli che li seguono ma a tutti gli appassionati che su di loro intrattengono una conversazione. (...) Quel che abbiamo fatto è stato fornire agli artisti un modo di intrattenere una conversazione diretta con i fan; e ora, quando è il caso, di trasformare quelle conversazioni in transazioni commerciali in un modo che risulti divertente e significativo per gli appassionati e di gradimento per gli artisti stessi". "Il nostro", aggiunge Hubbard, "è semplicemente lo strumento che colma il gap tra la scoperta di un prodotto e il momento della sua conversione in una vendita".