La morte di Julian Aberbach è avvenuta a New York il 17 maggio scorso, ma solo nelle ultime ore la notizia ha cominciato a circolare sugli organi di stampa internazionali. Il celebre editore musicale di origine ebrea, nato a Vienna, espatriato negli Stati Uniti a seguito delle persecuzioni naziste e ritornato in Europa al termine della seconda guerra mondiale, aveva 95 anni. Dodici anni fa era scomparso il fratello Jean, con il quale, nel 1943, aveva fondato la Hill and Range (poi ribattezzata Aberbach Group of Music), società di “publishing” specializzata inizialmente in musica country e che nel 1956, attraverso un accordo con la Sun Records di Sam Phillips (anche lui scomparso di recente, vedi News) aveva acquisito i diritti editoriali sulle prime incisioni realizzate da Elvis Presley per la piccola etichetta di Memphis. <br> Era stato lo stesso Aberbach, sempre nel 1956, a favorire il passaggio del futuro re del rock and roll alla RCA per 40 mila dollari, e a suggerire il discusso contratto che attribuiva al colonnello Tom Parker, nella qualità di manager dell’artista, il 25 % degli enormi introiti generati dal suo assistito. E fu sempre lui a chiedere agli autori George Weiss, Hugo Peretti e Luigi Creatore di scrivere una canzone per il film “Blue Hawaii” interpretato da Presley: ne uscì “Can’t help falling in love”, uno dei maggiori successi di sempre per l’artista di Tupelo, Mississippi. <br> Con il superdivo rock i fratelli Aberbach entrarono anche direttamente in affari, dividendo a metà la proprietà delle sue case di edizione musicale, Elvis Presley Music e Gladys Music (così battezzata in omaggio alla madre): l’assegno da 2.500 dollari che Elvis ricevette come anticipo, ricordò Aberbach in un’intervista concessa a Billboard qualche anno fa, gli servì per acquistare la prima Cadillac rosa della sua collezione.