Probabilmente non li avrà resi particolarmente simpatici e popolari, agli occhi di una buona fetta degli utenti Apple, ma l'operazione che ha visto il nuovo album degli U2 "Songs of innocence" venir regalato a mezzo milione di utenti di iTunes in tutto il mondo ha giovato in modo sensibile alle vendite del back catalogue della band capitanata da Bono: a quasi una settimana dal lancio dell'ideale successore di "No line on the horizon" ben 24 titoli del quartetto irlandese sono tornati a fare capolino nella top 200 della classifica di vendita della piattaforma musicale del colosso californiano. A far segnare la migliore prestazione è stata la raccolta di singolo "U218 singles" del 26, entrata di prepotenza nella top ten di 46 paesi, anche se affatto trascurabili sono gli exploit di "The Joshua tree" dell''87, "Achtung baby" del '91 e "War" dell''83, tutti presenti da qualche giorno a questa parte nei 50 album più venduti negli Stati Uniti. "E' impressionante", ha commentato a Mashable Guy Oseary, manager del gruppo e architetto della rivoluzionaria (e controversa) strategia promozionale: "L'aspetto che giudico più interessante è quello degli ascoltatori che, con la scusa del nuovo album, stiano scoprendo - o riscoprendo - questo gruppo. E' grandioso". Oseary, che si è trincerato dietro un categorico no comment circa l'entità finanziaria dell'accordo tra la Apple e gli U2 (che, secondo alcuni analisti statunitensi, avrebbe visto la casa di Cupertino corrispondere a Bono e compagni una cifra vicina ai 100 milioni di dollari) si è rivolto anche i tanti scontenti dal carattere invasivo della campagna: "E' solo un regalo della Apple", ha spiegato il manager, "Ad alcuni ha fatto piacere, altri sono rimasti indifferenti: la cosa né ci scandalizza né ci stupisce. Se qualcuno non lo gradisce bene, non c'è problema: può sempre cancellarlo. Volevamo solo condividere il disco con la maggior parte del pubblico possibile: chiunque possa non aver gradito può sempre ricorrere al tasto 'delete'".