Concepito nei primi mesi del 2003 come risposta collettiva all'ingresso di marchi come Apple Computer, Microsoft, Sony e Napster (versione legale, naturalmente) nel mercato emergente della musica digitale, il progetto di un'alleanza on-line tra grandi catene musicali specializzate come Virgin Megastores, Tower Records, Borders e Best Buy è stato messo temporaneamente nel freezer: costa troppo tenerlo in piedi rispetto ai risultati che garantisce, hanno spiegato i diretti interessati, provvedendo di conseguenza a chiudere i finanziamenti al progetto tecnologico e commerciale battezzato col nome di Echo (vedi News). <br> In realtà il programma, che avrebbe dovuto permettere a tutti gli associati di utilizzare una piattaforma di streaming e di downloading "proprietaria" in grado di competere con quelle dei maggiori concorrenti (e anzi di offrire prodotti e servizi aggiuntivi, come album e brani esclusivi, sfruttando le sinergie tra offerta on-line e off-line) non è mai entrato nella fase operativa. E ora la decisione di accantonarlo (per quanto tempo, non si sa) si lega anche al fatto che lo spauracchio della musica on-line, dati di vendita alla mano, fa meno paura di un tempo ai rivenditori tradizionali di dischi: suffragati nelle loro convinzioni dai pareri di ricercatori come Michael Gartenberg di Jupiter Research che oggi assicura che i CD scompariranno dalla circolazione più tardi del previsto. <br> Alex Bernstein, uno dei padri del progetto Echo, sottolinea che persino gli incassi dell'iTunes di Apple, strombazzati dai media come sintomo di una rivoluzione in corso, restano poca cosa rispetto al valore delle transazioni monetarie gestite dalle grandi catene al dettaglio. I dati raccolti dall'associazione di categoria dei discografici, RIAA, lo confermano: le stime 2004 calcolano in circa 245 milioni di dollari il fatturato della musica on-line, il 2% appena delle vendite di CD nei negozi; in altre parole, messi insieme i negozi di dischi americani fatturato tuttora in poco più di una settimana quel che i loro concorrenti on-line incassano in un anno.