Un disco già pubblicato ma non messo in vendita nei negozi entro il 30 settembre 2014, secondo le ferree regole fissate dalla Recording Academy americana, non può concorrere ai premi Grammy del 2015. E' il caso di "Songs of innocence" degli U2 che, distribuito gratuitamente e di default ai titolari di un account iTunes, non entrerà in commercio in formato CD (e con quattro brani in più) fino al 13 ottobre e dunque fuori tempo massimo. Insieme al suo management e alla casa discografica Interscope il quartetto irlandese avrebbe tuttavia trovato un escamotage (il condizionale è d'obbligo, perché non è chiaro se la decisione fosse stata presa in anticipo e indipendentemente dalla decisione degli organizzatori dei Grammy): pubblicare in "zona Cesarini" poche copie in vinile dell'album e distribuirla ai negozi così da rientrare nei termini. Quale che sia stata l'intenzione, "Songs of innocence" potrà essere nominato ai Grammy: "Fintanto che l'album, si tratti di CD, vinile o supporto digitale, è disponibile commercialmente per la vendita al pubblico entro la nostra data ultima presso un rivenditore o un sito web riconosciuto, lo stesso risulta anche candidabile", ha spiegato a Rolling Stone un portavoce della Academy. I nuovi canali di distribuzione della musica stanno rendendo la vita più complicata non solo agli elargitori di premi ma anche ai compilatori di classifiche: la Official Charts Company britannica ha appena fatto sapere che i download di "Tomorrow's modern boxes" di Thom Yorke - 35 mila solo nelle prime due ore di disponibilità attraverso BitTorrent Bundle - non potranno essere conteggiati nelle chart britanniche, a differenza ovviamente delle copie (molto più limitate) distribuite in vinile.