La nuova frontiera della musica portatile sono gli smartwatch, orologi da polso "intelligenti" che, in collegamento allo smartphone di cui rappresentano in sostanza una periferica e un'estensione, permettono di effettuare e ricevere chiamate, di navigare su Internet, di visualizzare messaggi ed e-mail e, appunto, di ascoltare musica in streaming. Tra i primi servizi musicali ad approfittare della loro versatilità è iHeartRadio, la Web radio appartenente al gruppo Clear Channel che renderà accessibile la sua piattaforma negli Stati Uniti a partire dal 15 ottobre su smartwatch Android Wear (Google) diventandone il primo partner musicale. "Gli oggetti tecnologici indossabili non sono ancora diffusissimi, ma la gente ha cominciato a parlarne molto e dunque è buona cosa esserne presenti", ha spiegato a Ad Age il presidente di iHeart Radio e iHeartMedia Networks Darren Davis. L'orologio funziona in sostanza come un comando a distanza che consente di creare nuove stazioni radio, di accedere alle playlist dei brani favoriti e di giudicare le canzoni col sistema del pollice verso o all'insù; per ascoltare la musica è comunque sempre necessario collegare le cuffiette allo smartphone. La più popolare delle Web radio statunitensi, Pandora, è già accessibile sugli smartwatch Pebble, mentre Samsung usa il proprio servizio musicale Milk Music (ma anche Google Play) per i suoi orologi "intelligenti" Gear. Anche Apple, intanto, ha annunciato la messa in commercio di un suo dispositivo, iWatch, per i primi mesi del 2015.