L'ex amministratore delegato di Vivendi Universal è stato rilasciato dalla custodia preventiva (vedi News) cui era stato sottoposto dalla polizia francese, ma è ora soggetto ad un'investigazione formale dal parte della magistratura per i presunti reati finanziari commessi mentre si trovava alla guida della multinazionale transalpina. <br> Per tornare libero, Messier ha dovuto pagare una cauzione da 1,35 milioni di euro e sottoscrivere un impegno a non rilasciare dichiarazioni durante il periodo di indagine. L'inchiesta nei suoi confronti (e di altri ex dirigenti Vivendi) si è messa in moto dopo che un gruppo di investitori aveva richiesto di far luce su alcune manovre poco chiare (nonché dannose per la società) messe in atto da Messier e dai suoi collaboratori. Le accuse riguardano “inside trading”, manipolazioni di quote azionarie, diffusione di informazioni finanziarie distorte e abuso di fondi societari: il “supermanager” francese è sospettato di avere venduto azioni sulla base della sua conoscenza delle pessime condizioni finanziarie del gruppo (che all'epoca aveva accumulato un debito da 42 miliardi di dollari, vedi News) e di avere speculato in Borsa sul titolo Vivendi nei giorni successivi agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.