Letteralmente a poche ore dall'uscita di "1989", l'album di Taylor Swift che secondo gli analisti è destinato a sbancare le classifiche, Big Machine Label Group ha deciso di cancellare tutti i titoli dell'artista dalla piattaforma di musica in streaming Spotify. Una simile mossa non è piaciuta a Spotify, che però no ha potuto fare altro che appellarsi alla benevolenza della Swift e della sua etichetta, scrivendo il seguente messaggio che compare cercando i lavori della Swift: "L'artista e i suoi rappresentanti hanno deciso di non rendere disponibile questo disco su Spotify. Stiamo lavorando ala cosa e speriamo che cambino presto idea". Del resto il CEO di Big Machine Label Group, alcuni mesi fa, aveva chiaramente spiegato la sua visione a proposito della musica in streaming e gratuita, dicendo: "Penso che questo svuoti di valore la musica, dunque è molto importante che le etichette e i provider di contenuti facciano di tutto per conservare questo valore". Anche la Swift in passato ha criticato il business model dello streaming gratuito, dicendo che il fatto di concedere la musica gratuitamente non la convince e potrebbe essere un ostacolo alla realizzazione dei sogni di chi vuole intraprendere la carriera di musicista.