C'è forse un elemento propiziatorio, oltre che un motivo esplicitamente promozionale, nella decisione dell'industria discografica americana di “santificare” le vendite dei digital download legali con riconoscimenti analoghi a quelli che tradizionalmente vengono assegnati ai CD distribuiti nei negozi. Dischi d'oro e dischi di platino anche per le canzoni vendute in formato digitale attraverso Internet, dunque: gli “awards” scattano per vendite pari o superiori a 100 mila e 200 mila download rispettivamente. <br> Il nuovo sistema di certificazione ufficiale delle vendite entrerà ufficialmente in funzione negli Stati Uniti da fine agosto e secondo il presidente dell'associazione locale dei discografici RIAA, Mitch Bainwol, rappresenta il segnale tangibile di un mercato in rapida trasformazione. La stessa RIAA attribuisce tradizionalmente il disco d'oro alle registrazioni che raggiungono o superano i 500 mila pezzi venduti secondo le rilevazioni elettroniche del sistema SoundScan gestito dalla società Nielsen, mentre bisogna aver smerciato almeno un milione di copie per aggiudicarsi il disco di platino, introdotto nel 1976 (mentre il sistema delle vendite certificate è in vigore già dal 1958). Esiste, negli Usa, anche un “disco di diamante”, creato nel 1999 per celebrare vendite superiori ai 10 milioni di pezzi: una rarità, per l'appunto.