L’iPod è ancora vivo - viva l’iPod. Si potrebbe sintetizzare così l’arrivo - quasi inaspettato - di un nuovo iPod Touch. Tecnicamente è la “sesta generazione”, a quasi tre anni dalla quinta (datata settembre 2015). In questi anni si è parlato spesso di morte dell’iPod: il “Classic”, l’erede diretto dell’originario (quello con la rotella, per intenderci) è rimasto lì, senza aggiornamenti, per lungo tempo, fino a essere rimosso dalla vendita nel 2014. Ad ogni presentazione dei nuovi prodotti, gli iPod non venivano neanche nominati. E qualche settimana la voce “iPod” è stata rimossa dalla barra di navigazione del sito della Apple (pur rimanendo presente nello store). Poi l’annuncio, settimana scorsa: l’iPod Touch, nuova versione. Gli altri iPod (il Nano e lo Shuffle) rimangono in commercio, con nuove colorazioni. Chi si stupisce di questa tempistica pensi a quello che è stato presentato solo qualche giorno prima: al di là delle nuove specifiche tecniche, il nuovo iPod Touch ha un cognome, ed è Apple Music. Arriva con il sistema operativo iOS 8.4 preinstallato, il che significa che ha di default il nuovo servizio di streaming, quello di cui tanto si è parlato nelle settimane scorse: i primi tre mesi sono gratuiti. Non è un caso che Apple Music sia stata esplicitamente citato nel comunicato di lancio, e che nella pagina del sito Apple sia il primo utilizzo citato. Giochi, applicazioni e quant’altro arrivano dopo. Detto brevemente: il nuovo iPod Touch torna ad essere un oggetto pensato soprattutto per la musica. Certo, fa tutto il resto. Ma sempre pensato proprio in funzione di Apple Music, come punto di accesso nell’ecosistema Apple. Partiamo dalle specifiche: la nuova versione ha un processore A8 decisamente più veloce nell’uso delle applicazioni, e una fotocamera migliorata sia fronte che retro - non lo rendono paragonabile ad un iPhone 6 (ma quasi), in termini sia di risposta che di resa in foto e video. Anche esteticamente è rimasto praticamente lo stesso: lo schermo è più piccolo dell’iPhone 6, rimane il 4” introdotto nel 2012, con un profilo sottile e retro in alluminio (un design che ha anticipato l'iPhone 6). Le uniche due differenze nel design esterno: l’assenza del pulsante che permetteva di agganciare il laccetto (“Apple loop”) - un accessorio davvero inutile di cui non si sentirà la mancanza. E la colorazione. Abbiamo avuto in prova un nuovo modello, la versione (Product)Red, già presente nella quinta generazione, ma sono disponibili nuove colorazioni: dorato, blu, rosa - argento (già presente al giro precedente) e grigio scuro (ovvero grigio siderale). Il fronte è sempre bianco tranne nella versione grigia (con fronte nero). I prezzi sono rimasti invariati - tranne per la nuova versione, da 128GB, venduta a 469€ Esteticamente, in mano è un oggetto davvero bello, solido e leggero. La versione da 128GB rafforza l’idea che sia soprattutto un riproduttore musicale: il taglio di memoria va a coprire il buco lasciato dall’iPod Classic, che arrivava fino a 160gb, ed è perfetto per chi ha grosse librerie musicali e non vuole spendere cifre importanti su iPhone, che per quel taglio arriva quasi a 1000€, o vuole un device più portatile degli iPad (che per quella capacità parte dai 600€). Apple Music scarica in locale ogni volta che ascoltate musica, quindi è un taglio che serve anche per la musica in streaming. Il nuovo iPod Touch punta anche ad altre persone, ovviamente: a chi vuole un device Apple (per applicazioni, etc) senza spendere cifre importanti (si parte da “appena” 239€ per la versione a 16GB) o per bambini a cui non si vuole dare un telefono completo (il touch è ovviamente wireless, navi su wi-fi). Vale la pena, un iPod Touch? La risposta, come sempre in questi casi è: “dipende”. Sì, se non avete altri oggetti Apple, e volete provare il sistema. Se volete un secondo lettore, più leggero e portatile, da affiancare al telefono. Se volete un device meno impegnativo, per vostro figlio. Se avete un iPhone o un iPad meno recente e volete un oggetto Apple più aggiornato e pronto per Apple Music. Se invece avete già la versione precedente, forse non vale la pena - a meno di avere bisogno dei 128GB - così come se avete già un iPhone, un iPad di generazione recente. Sta di fatto che questa nuova versione dimostra che la Apple non ha ancora abbandonato l’iPod, un marchio ed un nome che ha cambiato il modo in cui ascoltiamo musica.