L'ex Oasis Noel Gallagher ha esternato il suo pensiero a riguardo del nuovo servizio dedicato allo streaming musicale a pagamento lanciato da Apple: Apple Music. L'occasione è stata un'intervista rilasciata al podcast Varvet, durante cui Noel ha detto, con modi molto diretti: Apple Music, la radio del mondo, non è una specie di roba alla George Orwell? Come puoi essere così arrogante da arrivare a dire: "Adesso, cazzo, dominiamo la radio mondiale". Mi sono trovato questa roba nel mio telefono. E cosa dovrei ascoltarci? Non fanno sentire i Kinks. E a meno che non veda una sezione che si chiama "Noel Gallagher's music collection" non ascolterò niente. Gallagher ha anche espresso forti dubbi sulla funzione "Connect", che deve fungere da ponte fra artisti e fan, facendoli interagire: Ma chi se ne frega di cosa cazzo sta facendo Thom Yorke? Davvero, a chi frega qualcosa? Io troverei da brivido se tutti volessero sapere cosa sto facendo. Ma, a parte queste esternazioni a effetto, Gallagher in particolare ha da ridire sul fatto che le playlist in curation di Apple Music diano a qualcuno la facoltà (e il potere) di selezionare musica per chi paga un abbonamento - creando, così, un effetto negativo che si ripercuote sul modo in cui i fan si approcciano alla musica e agli album in particolare: Se mi dici che l'era dell'acquisto dei dischi è finita, mi rattristo. La cultura del comprare e credere in un disco è finita. Quella roba è andata e ora il credo è che la musica sia in affitto; i soldi che paghi ti lasciano accedere alla musica di tutti, ma non ne possiedi. Credo sia un momento triste. Capisco che è il futuro, ma è triste.