Giro di vite, in Cina, per eliminare 120 canzoni dal web per via del contenuto considerato immorale dalle autorità governative. L'annuncio è giunto direttamente dal Ministero della Cultura, che ha diramato un elenco dei 120 brani sgraditi, accusati di promuovere l'oscenità, la violenza e il crimine oppure di danneggiare la morale della società. Tutti i responsabili e gli amministratori di siti web che rendono disponibili i beani incriminati devono rimuoverli al più presto, pena il rischio di vedersi comminata una punizione severa. Fra le canzoni al bando ne troviamo cinque del cantante di Taiwan Chang Csun Yuk (comprese "I love Taiwanese girls", inaccettabile per il verso che recita "Non mi piacciono le donne cinesi, mi piacciono le ragazze di Taiwan", e "Fart", che dice "Ci sono persone, al mondo, a cui piace scoreggiare mentre non fanno nulla"). Anche una canzone del cinese Xu Song intitolata "Shaking your head for fun" è stata castigata, per via di quello che sembra un riferimento all'ecstasy. Nella lista comunque sono inclusi molti pezzi notissimi in Cina, che regolarmente vengono inseriti nelle playlist dei karaoke bar, come ad esempio "Beijing hooligans", "Don’t want to go to school", "Hello teacher" e "Suicide diary". Le reazioni a questa iniziativa sono state fondamentalmente di due tipi: quelle favorevoli e quelle piene di sarcasmo, per una censura che ormai suona superata e inutile. Ad ogni modo, stando a quanto riferito dall'agenzia governativa Xinhua, la lista è destinata a essere aggiornata e ad allungarsi periodicamente: ciò significa che il monitoraggio del ministero sulla musica e i suoi contenuti continuerà.